Lipomi

Data pubblicazione: 19/02/2022
Dr. Tommaso Agostini


Indice

Cosa sono i lipomi

Il lipoma è definito come un tumore benigno delle cellule adipose che spesso è rivestito da una sottile capsula di tessuto connettivo per cui si parla di lipoma capsulato, che presenta dei limiti ben definiti con il tessuto sano circostante ma può essere anche privo di capsula (lipoma non capsulato). Si tratta di una patologia benigna a carico del tessuto adiposo la cui diagnosi viene posta in prima istanza clinicamente dal chirurgo plastico durante la visita medica specialistica e hanno tendenza a insorgere nella metà superiore del corpo soprattutto a livello del distretto cefalico (testa/collo), spalle e torace anche se meno frequentemente possono comparire a livello delle cosce. La fascia d’età maggiormente colpita è compresa tra i 40 e i 50 anni d’età, senza alcuna predilezione di sesso e approssimativamente il 5% di pazienti sviluppano più lipomi. La prevalenza del lipoma è di circa l’1% mentre l’incidenza, probabilmente sottostimata, è di 2.1 per 1000 pazienti all’anno.

Come si presenta un lipoma?

Il lipoma si presenta come una neoformazione a carico del tessuto adiposo sottocutaneo, di consistenza duro-elastica, mobile sui piani superficiali e profondi, potenzialmente dolente e dolorabile soprattutto se si trova in una superficie d’appoggio del corpo o comunque in prossimità di una terminazione nervosa di tipo sensitivo, con una lenta tendenza a crescere nell’arco di mesi o anni. La presenza del lipoma viene spesso avvertita dal paziente che riferisce una neoformazione sottocutanea in una sede definita, di consistenza diversa rispetto al tessuto sano fino anche a essere rilevabile da altre persone poiché responsabile di un inestetismo ben visibile a occhio nudo. Questi tumori benigni del tessuto adiposo insorgono a partire dai 30 anni in poi, raggiungendo il picco d’incidenza oltre i 50 anni d’età.

Quali sono le cause del lipoma

Non sappiamo esattamente quali siano i fattori scatenanti l’insorgenza del lipoma, tuttavia numerosi studi hanno mostrato che almeno un terzo dei lipomi insorge per cause ereditarie; nei rimanenti due terzi, quelli cioè senza causa genetica, sembra che gli agenti traumatici rivestano un ruolo importante, essendo stata dimostrata la correlazione tra un pregresso trauma in una certa zona e l’insorgenza del lipoma nella stessa zona dopo qualche mese. Altre cause sono l’obesità, l’abuso di alcolici, malattie epatiche e intolleranza glicidica.

Qual è la differenza tra lipoma e fibrolipoma

La differenza essenziale tra il lipoma e il fibrolipoma sta nella quantità di tessuto connettivo presente nel tumore benigno; nel caso in cui il tessuto connettivo presente sia espresso in bassa quantità, magari limitato alla sola capsula esterna che avvolge la neoformazione, allora si parla di lipoma. In caso contrario, quando cioè aumenta il tessuto connettivo all’interno del tumore benigno allora si parla di fibrolipoma, il quale ha anche la tendenza a non presentare una capsula esterna e quindi i limiti con il tessuto sano circostante sono mal definibili. I fibrolipomi insorgono anche a seguito dell’assunzione di farmaci antiretrovirali come gli inibitori delle proteasi in pazienti affetti da HIV, specialmente a livello del tratto cervicale della colonna vertebrale.

Quale è la differenza tra il lipoma e il liposarcoma?

La differenza tra il lipoma e il liposarcoma è principalmente a livello di benignità della neoformazione. Nel primo caso si tratta infatti di un tumore benigno la cui terapia è chirurgica e senza prognosi infausta, mentre il liposarcoma presenta una prognosi peggiore, trattandosi di un tumore maligno del tessuto adiposo. Il limite tra lipoma e liposarcoma rimane, convenzionalmente, stimato in 10 cm di diametro, cioè una neoformazione nel sottocutaneo che abbia un diametro superiore ai 10 cm ha maggior probabilità di trasformarsi in un tumore maligno, il liposarcoma appunto. La diagnosi differenziale può essere fatta solo istologicamente, analizzando il gene MDM2.

Dove possono essere localizzati i lipomi?

I lipomi e i fibrolipomi possono essere localizzati nel tessuto sottocutaneo (lipomi sottocutanei) e possono essere distinti in soprafasciali o sottofasciali in base alla loro localizzazione al di sopra o al di sotto della fascia muscolare, cioè la fascia che avvolge i muscoli dell’apparato muscolo scheletrico. Tuttavia possono insorgere, più raramente, anche nel contesto del tessuto muscolare diventando a tutti gli effetti dei lipomi intrasmuscolari.

Quando un lipoma può diventare pericoloso?

Un lipoma è una patologia benigna del tessuto sottocutaneo con prognosi favorevole. Tuttavia in casi selezionati è opportuno rivolgersi a personale medico qualificato al fine di avere una valutazione specialistica e confermare l’indicazione alla rimozione chirurgica in tempi relativamente brevi, come nel caso di una crescita veloce e progressiva, se compare dolore spontaneo e aumenta la dolorabilità alla palpazione o ancora se la consistenza della neoformazione cambia nel tempo diventando sempre più dura.

Esami preoperatori da eseguire per l’asportazione di un lipoma

Gli esami preoperatori da eseguire prima di sottoporsi all’intervento d’asportazione di un lipoma sono, in prima istanza, strumentali cominciando con l’ecografia dei tessuti molli sottocutanei che sarà in grado di caratterizzare la neoformazione in modo molto preciso e meticoloso, mettendo in evidenza non sole le dimensioni reali, ma anche la presenza di una capsula di tessuto connettivo e possibili vasi sanguigni all’interno del lipoma. In casi ben selezionati e/o per distretti anatomici di particolare complessità come ad esempio il distretto testa collo, il chirurgo plastico potrebbe richiedere ulteriori esami diagnostici come la TAC con o senza mezzo di contrasto al fine d’ottenere un’ulteriore caratterizzazione di imaging ma anche definire i rapporti con le strutture anatomiche nobili distrettuali. Generalmente per lipomi di piccole dimensioni localizzati nello strato superficiale non sono richiesti esami ematochimici, mentre per neoformazioni di maggiori dimensioni o comunque situate a contatto o nel contesto del tessuto muscolare, potrebbero essere necessari esami ematici preoperatori oltre a elettrocardiogramma con visita cardiologica per poter accedere alla sala operatoria.

Qual è la terapia del lipoma?

La terapia del lipoma è esclusivamente chirurgica; infatti questi tipi di tumori benigni non rispondono positivamente a iniezioni di farmaci lipolitici, rimanendo inalterati o quasi. La terapia chirurgica prevede l’applicazione di due tecniche, quella a cielo aperto o a cielo chiuso; nel primo caso si esegue una piccola incisione subito al di sopra della massa palpabile e si procede alla sua enucleazione, seguita o meno dall’invio a studio istologico. In questo caso l’intervento si esegue in pochi minuti e si conclude con il posizionamento di punti di sutura riassorbibili, garantendo una rapida ripresa dell’attività sociale e lavorativa. La tecnica a cielo aperto, cioè di enucleazione diretta e sutura, ha il vantaggio di poter eseguire l’esame istologico e di garantire una probabilità di recidiva vicinissima allo zero. La tecnica a cielo chiuso viene eseguita sempre in anestesia locale e prevede una microincisione di 2 mm, attraverso la quale viene inserita una microcannula con la quale si aspira il tessuto adiposo anomalo (liposuzione) che tuttavia in questo caso non può essere analizzato dall’anatomia patologica e seppur garantisca esiti cicatriziali minimi, è sicuramente gravata da un elevato tasso di recidiva.

Come si esegue l’intervento di enucleazione di un lipoma?

L’intervento di enucleazione di un lipoma di piccole o medie dimensioni o comunque entro i 10 cm di diametro viene eseguito in regime ambulatoriale e anestesia locale, procedendo a eseguire una piccola incisione subito sopra la neoformazione che, dopo essere stata asportata in toto, viene inviata a studio istologico. Il posizionamento di punti di sutura riassorbibili a fine intervento consente d’eliminare anche il fastidio della successiva rimozione e consentono al paziente una rapida ripresa delle attività sociali e lavorative, generalmente in assenza di dolore.

Preparazione all’intervento d’asportazione del lipoma

Il giorno precedente l’intervento chirurgico per asportare un lipoma è obbligatorio non assumere cibi solidi o liquidi a partire dalla mezzanotte; è inoltre obbligatoria la sospensione del fumo di sigaretta e l’assunzione di farmaci che possono interferire con la coagulazione come i farmaci anticoagulanti o antiaggreganti che devono essere embricati con eparine a basso peso molecolare sotto controllo del medico di medicina generale o comunque del medico prescrittore. Inoltre è raccomandato d’evitare l’assunzione di tutti i farmaci antidolorifici che possono interferire con la coagulazione come i FANS, farmaci antiinfiammatori non steroidei, limitandosi al solo paracetamolo in caso di bisogno. La terapia personale deve essere continuata a meno di diversa indicazione da parte dell’equipe operatoria. È necessario avvisare il chirurgo di riferimento in caso di comparsa di febbre, febbricola, mal di gola, tosse, vomito o diarrea al fine di consentire la riprogrammazione dell’intervento chirurgico.

I lipomi possono recidivare?

I lipomi possono recidivare dopo intervento chirurgico in casi selezionati come, ad esempio, se viene utilizzata una tecnica chirurgica a cielo chiuso come la liposuzione oppure nel caso in cui il chirurgo, per qualche motivo, non abbia asportato completamente tutta la neoformazione. Lipomi di piccole dimensioni a carattere ereditario, come la lipomatosi diffusa, presenta un elevato tasso di ricrescita di lipomi ma non nella stessa area anatomica precedentemente operata.

Costo dell’asportazione del lipoma

Il costo per asportare un lipoma può variare da poche centinaia di euro fino anche a qualche migliaio di euro, in base alla sede d’insorgenza, alle sue dimensioni, alla sua profondità, al tipo d’anestesia utilizzata, alle strutture anatomiche circostanti, alla tecnica chirurgica utilizzata e infine al professionista che viene interpellato.

Per dettaglio costi, consultare la pagina Costi Lipoma.

La scelta del tuo chirurgo per il trattamento del lipoma

La scelta del chirurgo per trattare il lipoma è decisiva per la buona riuscita dell’intervento chirurgo. Trattandosi di patologia sottocutanea il professionista più indicato a cui rivolgersi è senza dubbio un chirurgo plastico, il quale ha un’ottima conoscenza di questo distretto anatomico e delle tecniche chirurgiche da applicare per ogni singolo caso.

Per prima cosa è opportuno verificare le credenziali del professionista rivolgendosi all’Ordine dei Medici della propria provincia di residenza attraverso il quale è possibile verificare l’Ateneo presso il quale sono stati eseguiti gli studi, il voto di laurea, il conseguimento dell’abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo e delle specializzazioni conseguite. Queste informazioni possono essere consultabili anche direttamente da casa consultando il sito internet della Federazione Nazionale ordine dei Medici Chirurghi nella sezione ricerca anagrafica.

A tal riguardo è necessario precisare che il conseguimento di master di primo o secondo livello in chirurgia plastica estetica, non è legalmente paragonabile al conseguimento del Diploma di Specializzazione in Chirurgia Plastica secondo i criteri e le normative del Ministero della Salute; infatti mentre i master durano diversi mesi e senza la frequenza obbligatoria quotidiana, il diploma di specializzazione ministeriale ha una durata accademica di 5 anni presso una struttura ospedaliera del Sistema Sanitario Nazionale durante i quali i giovane medico deve superare esami teorico-pratici ogni anno e eseguire interventi chirurgici sotto tutoraggio al fine di conseguire il titolo accademico.

Un’ulteriore garanzia per i pazienti è rappresentata dall’iscrizione del chirurgo plastico ad almeno una delle due società italiane di chirurgia plastica come AICPE (Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica) e SICPRE (Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica).

I chirurghi plastici più blasonati potranno vantare anche l’iscrizione a società internazionali come ISAPS (International Society of Aesthetic Plastic Surgery) e ASPS (American Society of Plastic Surgeons).

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