- Che cosa è la ginecomastia01
- La visita medica per l’intervento di correzione della ginecomastia02
- Quando si deve correggere chirurgicamente la ginecomastia?03
- Esami preoperatori per correggere la ginecomastia04
- Correzione della ginecomastia in anestesia locale o generale?05
- Come si corregge la ginecomastia?06
- Quanto dura l’intervento di correzione della ginecomastia?07
- Quanto costa la correzione della ginecomastia?08
- Regole da seguire prima dell’intervento di correzione della ginecomastia09
- Ripresa dell’attività dopo la correzione della ginecomastia10
- La scelta del tuo chirurgo per la correzione della ginecomastia11
Che cosa è la ginecomastia
La ginecomastia è una condizione medica in cui si ha uno sviluppo anomalo delle mammelle nell’uomo e può interessare un solo lato (monolaterale) e più frequentemente interessare entrambe le mammelle (bilaterale). Generalmente si tratta di una patologia benigna con ripercussioni in ambito psicologico e sociale, soprattutto nei mesi estivi a causa dello scarso abbigliamento coprente il difetto. In numerosi studi la ginecomastia è stata riscontrata nel 35% dei pazienti giovani sani, nel 60% degli adulti sani e fino al 70% nei soggetti anziani, rispecchiando perfettamente i tre picchi d’occorrenza nella vita: alla nascita, alla pubertà e durante la vecchiaia. La causa più frequente della ginecomastia è rappresentata dallo squilibrio tra gli ormoni estrogeni femminili e quelli androgeni maschili, a sfavore di questi ultimi ma anche da un’aumentata attività dell’aromatasi del tessuto adiposo mammario. Ad oggi l’aumento esponenziale dei casi di ginecomastia nei pazienti più giovani è da attribuire all’assunzione di alimenti contenti fitoestrogeni o simili, ampiamente utilizzati nell’allevamento del bestiame, per cui vengono successivamente assunti seguendo la filiera alimentare. La ginecomastia neonatale è molto frequente nei neonati, addirittura fino al 90%, ma è transitoria e legata agli ormoni estrogeni placentari durante la fase di gestazione; la ginecomastia puberale interessa oltre i due terzi degli adolescenti, ma scompare in modo autonomo intorno a 15 anni e infine la ginecomastia senile è dovuta alla ridotta produzione di testosterone e aumentata conversione periferica degli estrogeni. Altre cause di ginecomastia sono rappresentate da patologie congenite caratterizzate da ipogonadismo, da patologie tiroidee con ipertiroidismo, dall’assunzione di alcuni farmaci, in primis la finasteride, farmaco usato dai maschi per contrastare l’alopecia e infine dall’abuso di droghe come la marijuana. Infine esiste anche la ginecomastia da ri-alimentazione che si caratterizza per la comparsa dopo un periodo di digiuno prolungato e che è stata osservata per la prima volta nei prigionieri scarcerati dai campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale.
La ginecomastia è differenziata anche sul piano clinico in ginecomastia vera o ginecomastia ghiandolare caratterizzata dallo sviluppo della ghiandola mammaria e in pseudo ginecomastia o ginecomastia falsa o adipomastia, legata allo sviluppo del tessuto adiposo retroareolare e che compare in condizioni si sovrappeso e obesità. Nella ginecomastia vera si apprezza alla palpazione il tessuto ghiandolare retroareolare di consistenza duro-fibrosa non dolente ma dolorabile alla palpazione e che di solito è a carico del lato sinistro del corpo; la ginecomastia falsa è invece caratterizzata dalla presenza di tessuto adiposo di consistenza elastica non dolente alla palpazione. La classificazione clinica più utilizzata è sicuramente quella di Simon del 1973 e tutt’ora adottata dall’America Society of Plastic Surgeons che distingue 4 gradi di ginecomastia:
I grado: minimo aumento della ghiandola, clinicamente visibile il rilievo mammario;
II grado: modesto aumento del volume ghiandolare, clinicamente accentuato il rilievo mammario
III grado: aumento della componente ghiandolare e della pelle
IV grado: marcato aumento della ghiandola e della pelle con vario grado di ptosi mammario
La visita medica per l’intervento di correzione della ginecomastia
La visita medica per la valutazione della ginecomastia rappresenta il primo passo da eseguire. In sede di visita medica sono valutati la consistenza, la simmetria, la mobilità ghiandolare, i linfonodi ascellari, forma e volume testicolari. Verrà richiesta un’ecografia mammaria bilaterale e nei casi più severe una mammografia per confermare la diagnosi clinica di ginecomastia vera o falsa. La successiva visita medica prevede il controllo degli esami ematici e radiografici richiesti e l’identificazione di una potenziale data per sottoporsi all’intervento chirurgico.
Quando si deve correggere chirurgicamente la ginecomastia?
La correzione chirurgica può essere eseguita fin dall’età adolescenziale nel caso in cui vi siano importanti interferenze con la vita sociale del paziente; in caso contrario l’intervento viene eseguito a partire dalla maggiore età nel caso in cui la ginecomastia persista per oltre due anni, nel caso di ginecomastia idiopatica che persista oltre 1 anno, nel caso di ginecomastie dal secondo grado in poi della classificazione di Simon, se la ginecomastia non si arresta e tende ad aumentare, nel caso in cui vi sia dolore e dolorabilità o ipersensibilità del complesso areola capezzolo, nel caso i cui i farmaci responsabili della ginecomastia siano stati sospesi ma l’inestetismo non regredisce, nel caso di ginecomastie dovute a ipogonadismo ereditario o congenito.
Esami preoperatori per correggere la ginecomastia
Gli esami preoperatori per correggere la ginecomastia sono comuni esami ematochimici come la glicemia, assetto lipidico, glicidico, coagulativo, esami di funzionalità epatica e renale, esame delle urine. È inoltre obbligatorio eseguire un elettrocardiogramma con visita cardiologica e un esame ecografico della regione mammaria bilateralmente. Eventuali esami aggiuntivi sono richiesti in base all’esito della visita medica o di sospetto clinico ulteriore.
Correzione della ginecomastia in anestesia locale o generale?
L’intervento di correzione della ginecomastia può essere eseguito con entrambe le anestesie e questa decisione viene concordata con il paziente, il chirurgo plastico e il medico anestesista. Generalmente per difetti di piccola entità e in pazienti adulti si propende per eseguire l’anestesia locale e regime ambulatoriale con dimissione poche ore dopo l’intervento; contrariamente per pazienti giovani o difetti di media/grave entità si può optare per l’anestesia generale, sempre in regime di day-hospital. L’intervento correttivo della ginecomastia è da considerarsi definitivo, poiché il tessuto ghiandolare non è in grado di ricrescere come anche quello adiposo a patto che si mantenga un peso corporeo stabile con sbalzi di peso stagionali.
Come si corregge la ginecomastia?
La correzione della ginecomastia avviene esclusivamente per via chirurgica utilizzando tecniche più o meno invasive, correlate alla gravità del difetto secondo la classificazione di Simon. La tecnica chirurgica più utilizzata è sicuramente la liposuzione in associazione con la liposcultura del torace; questa funziona molto bene nel gran parte dei casi, esitando in ottimi risultati, duraturi nel tempo, incisioni chirurgiche del tutto invisibili e ben nascoste a livello dell’areola e, non ultimo, una ripresa rapidissima nel post operatorio. L’associazione delle due tecniche chirurgiche permette da un lato d’eseguire l’aspirazione del grasso sottofasciale (liposuzione) ma anche di rimodellare i tessuti superficiali (liposcultura) a livello non solo delle mammelle ma anche dell’intero torace, potendo anche ridisegnare i contorni del muscolo gran pettorale e i suoi confini con il muscolo serrato anteriore in basso e con il muscolo deltoide in alto. La tecnica combinata offre risultati ottimali anche in caso di ginecomastia vera, cioè quando la componente ghiandolare prevale su quella adiposa, grazie all’utilizzo di particolari cannule americane con elevato potere rimodellante anche i tessuti fibrosi più tenaci.
I gradi severi di ginecomastia vengono affrontati utilizzando un’incisione chirurgica a forma di semiluna eseguita a livello dei quadranti areolari inferiori, attraverso la quale viene rimossa tutta la componente ghiandolare per via chirurgica (mastectomia sottocutanea) sotto visione diretta. In questo caso gli esiti cicatriziali sono relativamente più estesi rispetto alla tecnica combinata liposuzione/liposcultura ma consentono comunque di ottenere un risultato ottimale con cicatrici comunque ben posizionate, in modo da rendere la loro visibilità minima.
Nei casi in cui lo sviluppo mammario sia eccessivo, fino anche alla formazione del solco sottomammario e a un grado variabile di ptosi (discesa) del complesso areola capezzolo è necessario eseguire un’incisone chirurgica circolare tutto intorno l’areola, eseguire la mastectomia sottocutanea, ma asportare anche la pelle in eccesso attraverso quella tecnica chirurgica denominata round-block, che permette anche di risollevare il complesso areola capezzolo al di sopra del margine inferiore del muscolo gran pettorale. In tutti i casi si posizionano punti di sutura riassorbibili e una medicazione a piatto al fine di proteggere le ferite; il tutto è completato posizionando uno spessore di poliuretano espanso, con il duplice scopo di prevenire lividi ed ematomi ma anche di garantire un corretto accollamento della pelle a livello del torace. È raccomandato indossare il corpetto elastico per almeno 10-15 giorni, e comunque fino al primo controllo, quando, in base al decorso, verranno rilasciate ulteriori indicazioni.
Quanto dura l’intervento di correzione della ginecomastia?
La tempistica per la correzione della ginecomastia varia in base al tipo di tecnica utilizzata e può variare da un minimo di 30 minuti utilizzando la liposuzione in combinazione con la liposcultura, fino a 60-90 minuti in caso di mastectomia sottocutanea con round-block per eliminare la pelle in eccesso.
Quanto costa la correzione della ginecomastia?
Il preventivo per il costo della ginecomastia comprende la retta di degenza in regime di day-hospital, l’affitto della sala operatoria, l’equipe chirurgica e gli infermieri di sala. Il costo della ginecomastia varia in base al tipo di tecnica utilizzata differenziando la liposuzione/liposcultura dall’intervento di mastectomia sottocutanea con tecnica round-block. Infine i costi possono variare in relazione alla combinazione con altri interventi chirurgici come la liposuzione della regione addominale, la liposuzione dei fianchi e il lipofilling.
Regole da seguire prima dell’intervento di correzione della ginecomastia
Prima dell’intervento di correzione della ginecomastia è obbligatoria la sospensione del fumo di sigaretta inclusa quella elettronica per almeno 15 giorni; eventuali farmaci antiaggreganti e anticoagulanti devono essere sospesi nelle settimane precedenti e quindi embricati con eparine a basso peso molecolare sotto monitoraggio del medico di medicina generale o dello specialista che ha in cura il paziente. La terapia medica personale deve essere continuata a meno di diversa indicazione da parte dell’equipe medica; non è consentita l’assunzione di farmaci anti-infiammatori non steroidei, rimanendo permesso esclusivamente il paracetamolo in caso di bisogno. La comparsa di sintomatologia parainfluenzale come tosse, febbricola, mal di gola deve essere comunicata tempestivamente al fine di permettere la riprogrammazione. Il giorno prima dell’intervento deve essere eseguita la tricotomia del torace non utilizzando le comuni lamette da barba, ma prediligendo il rasoio elettrico e quindi eseguire un’accurata igiene personale con sapone specifici contenenti clorexidina, da ripetere anche la mattina prima dell’arrivo in clinica. Indossare indumenti comodi, preferendo l’abbigliamento casalingo e maglie a zip con apertura a cerniera. Venire in clinica con un accompagnatore che possa occuparsi non solo del ritorno al domicilio ma anche dell’assistenza domiciliare almeno per 48-72 ore.
Ripresa dell’attività dopo la correzione della ginecomastia
La ripresa delle normali attività quotidiane deve essere immediata o quasi; il paziente deve fin da subito muoversi e camminare riprendendo il più possibile le normali attività della vita quotidiana. La medicazione sarà rimossa dopo 12-15 giorni, quando si potrà finalmente fare una doccia completa; il corpetto elasto compressivo dovrà essere indossato per 20-30 giorni per almeno 12 ore in modo da favorire una guarigione ottimale. L’attività fisica può essere ripresa subito dopo la medicazione, mentre l’attività lavorativa e scolastica dopo due/tre giorni.
La scelta del tuo chirurgo per la correzione della ginecomastia
Il primo passo per eseguire la correzione della ginecomastia è quello di affidarsi a personale medico qualificato. In primo luogo è opportuno verificare tutte le credenziali del medico come la data di laurea in medicina e chirurgia, la sessione d’abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo, l’Ateno degli studi, eventuali master conseguiti e le specializzazioni. Tutti questi dati possono essere richiesti all’ordine dei medici della provincia di residenza o verificati consultando il sito della Federazione Nazionale Ordine dei Medici alla sezione ricerca anagrafica. Il diploma di specializzazione in chirurgia plastica estetica rappresenta indubbiamente una prima garanzia, tenendo in considerazione che eventuali master conseguiti non sono equiparabili né legalmente né professionalmente. Infatti i diplomi di specializzazione sono riconosciuti a livello nazionale e internazionale dal Ministero della Salute. Un passo successivo è quello di verificare che il medico identificato sia iscritto ad almeno una delle due società italiane di chirurgia plastica, AICPE (Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica) o SICPRE (Società Italiana Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica). Infine alcuni chirurghi possono vantare anche l’affiliazione come socio ordinario alle società internazionali come ASPS (American Society of Plastic Surgeons) e ISAPS (Iternational Society of Aeshetic Plastic Surgery).