Blefaroplastica Superiore

Data pubblicazione: 19/02/2022
Dr. Tommaso Agostini


Indice

Che cosa è la blefaroplastica superiore

Il termine blefaroplastica si riferisce a quell’intervento di chirurgia estetica palpebrale che prevede la resezione della pelle in eccesso, incluso, in casi selezionati, anche una piccola striscia di muscolo orbicolare, nella sua porzione palpebrale, ma anche di grasso orbitario che può essere asportato ma anche riposizionato al fine d’ottenere il risultato estetico più naturale e gradevole possibile. L’aspetto delle palpebre gioca un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’armonia del volto, attraverso l’espressione dei caratteri ma anche dell’emozioni, motivo per cui un risultato di successo richiede grande attenzione a tutti i particolari.

La blefaroplastica superiore può essere eseguita sia a scopo funzionale che a scopo puramente estetico.
La blefaroplastica superiore funzionale ha come obiettivo quello di ripristinare la normale funzionalità palpebrale che può essere stata compromessa per motivi oncologici, traumatici, infettivi o congeniti.

La blefaroplastica superiore estetica ha invece l’obiettivo di migliorare l’aspetto estetico della palpebra superiore che è istologicamente normale e che ha una funzionalità nella norma.

Il paziente che tipicamente richiede una blefaroplastica superiore si lamenta d’avere un aspetto stanco, con un occhio "cadente", magari accompagnato da borse adipose, ma anche da un difetto funzionale che consiste in un diminuito campo visivo, mal di testa fino a irritazione della pelle palpebrale.

Generalmente l’intervento di blefaroplastica superiore estetica consiste nella resezione della pelle palpebrale in eccesso e magari di una piccola striscia di muscolo orbicolare per ricreare un solco palpebrale armonico, senza asportazione del grasso orbitario che viene semplicemente riposizionano nella sua sede naturale.

La procedura di blefaroplastica superiore può essere eseguita in combinazione con altri interventi di chirurgia estetica deputati ad un miglioramento globale della regione orbitaria, tra cui la correzione della ptosi palpebrale per aumentare l’apertura palpebrale, il lifting del sopracciglio che spesso tende a essere ptosico, quindi disceso al di sotto del margine orbitario superiore, ma anche di una cantopessi, cioè al sollevamento dell’angolo esterno dell’occhio o canto esterno (occhio di volpe o fox eyes).

La blefaroplastica superiore può essere richiesta anche per riportare alla normalità il campo visivo oppure per eliminare i sintomi irritativi generati dall’eccesso di pelle la quale tende ad adagiarsi a livello delle ciglia rendendo difficoltosa anche l’applicazione dei trucchi cosmetici per le pazienti di sesso femminile.

L’occhio ideale a cui far riferimento per conseguire un risultato armonico e naturale con la blefaroplastica superiore, è un occhio leggermente a mandorla, con il canto laterale poco più sollevato rispetto al canto interno; l’angolo esterno dell’occhio è più alto nella donna rispetto all’uomo ed è posizionato circa 5 mm internamente al margine orbitario laterale mentre il solco palpebrale superiore è posizionato nel maschio a circa 5/6 mm dal bordo ciliare, mentre nella femmina si trova a 7/8 mm. L’aspetto gradevole della regione orbitaria è anche dato da altri componenti anatomici come il margine orbitario supero laterale, che in alcuni casi è troppo sporgente, contribuendo ad un aspetto svuotato dell’occhio e anche dalla ghiandola lacrimale, la quale in alcuni casi può subire un prolasso naturale che compare esternamente come un rigonfiamento in sede supero esterna; in questi casi sarà necessario eseguire la correzione chirurgica anche della componente ossea e ghiandolare.

Per quanto riguarda il grasso orbitario, quindi le cosiddette borse orbitarie, a livello della palpebra superiore distinguiamo due sedi anatomiche, quella della borsa mediana, in corrispondenza della pupilla e quella mediale, in corrispondenza dell’angolo interno o canto interno; generalmente le borse orbitarie superiori non vengono mai rimosse, se non in casi particolari, onde evitare quell’aspetto di occhio "scheletrico", poco gradevole da un punto di vista estetico.

Infine quando si parla di blefaroplastica superiore si deve prendere in considerazione la posizione del sopracciglio, che normalmente si trova a livello del margine orbitario superiore nei maschi e subito al di sopra del margine orbitario nei soggetti di sesso femminile. Molto spesso infatti l’invecchiamento della regione orbitaria passa attraverso l’accumulo di pelle a livello della palpebra superiore, o dermatocalasi, e la ptosi del sopracciglio; se la dermatocalasi viene corretta con la blefaroplastica, la ptosi del sopracciglio si correggere con l’intervento di lifting del sopracciglio che può essere eseguito sia per via transpalpebrale ma più efficacemente per via transcutanea diretta.
La dermatocalasi descrive una condizione fisiologica comune che consiste nell’invecchiamento della palpebra superiore; si tratta di un difetto bilaterale, cioè che si verifica a carico d’entrambe le palpebre superiori, e che si presenta asimmetrico, cioè spesso un lato è messo peggio rispetto al controlaterale. Tende a insorgere intorno ai 40-50 anni d’età ed è caratterizzata da scarsa aderenza della pelle in eccesso a livello del muscolo orbicolare ma anche dalla perdita del solco palpebrale superiore, fino anche a interferire con il campo visivo. La dermatocalasi va differenziata dalla blefarocalasi che vengono spesso confusi, in quanto simili come nomi ma differenti da un punto di vista eziologico e di presentazione; la blefarocalasi è infatti una patologia che interessa una o entrambe le palpebre, ma colpisce pazienti più giovani rispetto alla dermatocalasi e consiste nello stretching continuo della cute palpebrale che è preda di fenomeni edemigeni caratterizzati da gonfiore, edema, con un rapido ritorno allo stato fisiologico con conseguente atrofia dei tessuti molli, compresa la cute. Ulteriori effetti della blefarocalasi consistono nell’arrossamento della congiuntiva o iperemia congiuntivale, chemosi, entropion, ectropion, blefaroptosi e atrofia del tessuto adiposo della borsa mediale. Questa patologia è d’origine idiopatica e insorge a seguito di ripetuti edemi localizzati a livello palpebrale che hanno la tendenza a persistere per qualche giorno, fin quando la pelle e i tessuti molli si assottigliano tanto da danneggiare potenzialmente il muscolo elevatore della palpebra sviluppando quella che si chiama blefaroptosi. Al contrario la dermatocalasi rappresenta un fenomeno più fisiologico, molto simile in tutto e per tutto al processo d’invecchiamento cutaneo e che consiste nell’assottigliamento dell’epidermide con perdita d’elastina e conseguente lassità e ipertrofia della pelle palpebrale; inoltre questi processi d’invecchiamento sono certamente accentuati dall’espressioni tipiche facciali del soggetto oltre che da eventuali altre patologie tiroidee, renali ma anche malattie del collagene.

  

Obbiettivi della blefaroplastica superiore

Il principale obbiettivo della blefaroplastica eseguita a livello della palpebra superiore è quello di rimuovere la pelle in eccesso, in casi selezionati una piccola striscia di muscolo orbicolare e solo raramente le borse orbitarie, mediali e centrali al fine di raggiungere risultati estetici e funzionali subottimali.

Il risultato della blefaroplastica superiore sarà quello di avere uno sguardo più fresco senza nessun tipo di stravolgimento, ma semplicemente con qualche anno in meno.

Come si esegue l’intervento di blefaroplastica superiore

L’intervento di blefaroplastica superiore si esegue generalmente in regime ambulatoriale e in anestesia locale con o senza una leggera sedazione; l’incisione chirurgica viene effettuata a livello della palpebra superiore secondo il disegno preoperatorio precedentemente eseguito e consiste nella resezione della pelle palpebrale in eccesso. La procedura chirurgica ha una durata di circa 10-15 minuti per ogni occhio con un rapido ritorno alla vita quotidiana; la vita sociale e lavorativa possono essere riprese a pieno dopo la prima medicazione che sarà eseguita dopo 7/8 giorni, momento in cui saranno rimossi i punti di sutura. Non trattandosi di un intervento doloroso, solo raramente è consigliato assumere farmaci antidolorifici per il controllo di un leggero fastidio postoperatorio nelle ore immediatamente successive.

Regole da seguire prima dell’intervento di blefaroplastica superiore

Prima dell'intervento di blefaroplastica superiore è innanzitutto necessario azzerare i fattori di rischio per una completa guarigione e quindi è obbligatoria la sospensione del fumo di sigaretta a partire dalle due settimane precedenti e per ulteriori due settimane nel postoperatorio; durante lo stesso lasso temporale devono essere tenuti sotto controlli i valori della glicemia per i pazienti che soffrono di diabete mellito di tipo 1 o di tipo 2.

Devono essere sospesi tutti i farmaci che potrebbero interferire con la coagulazione del sangue, inclusi farmaci antiaggreganti e anticoagulanti, che devono essere embricati con eparine a basso peso molecolare nei quindici giorni precedenti l’intervento chirurgico, sempre sotto controllo del medico di medicina generale oppure del medico specialista che ha prescritto la cura. Inoltre si raccomanda di non assumere farmaci anti-infiammatori non steroidei, limitandosi ad assumere il solo paracetamolo in caso di bisogno; allo stesso modo sospendere tutti i farmaci omeopatici o da banco. Avvisare l’equipe medica al cellulare di riferimento relativamente all’insorgenza di febbre, febbricola, malessere, tosse, mal di gola, congiuntivite, otite, raffreddore, nausea, vomito e diarrea in modo tale da poter valutare la riprogrammazione dell’intervento chirurgico di blefaroplastica superiore.

La terapia personale può essere continuata a meno di diversa indicazione da parte dell’equipe medica ma la sera precedente l’intervento di blefaroplastica superiore è vietata l’assunzione di cibi solidi e liquidi a partire dalla mezzanotte. È importante arrivare la mattina dell’intervento chirurgico senza trucco a livello del volto e in particolare a livello delle palpebre e delle ciglia, ma anche senza indossare eventuali lenti a contatto prediligendo gli occhiali da vista.

Costo dell’intervento di blefaroplastica superiore

Il prezzo dell’intervento di blefaroplastica superiore include l’affitto della sala operatoria, i materiali di consumo e l’equipe chirurgica. Generalmente il preventivo dell’intervento include anche le medicazioni successive e i controlli postoperatori protocollati a distanza di 1 mese, 3 mesi, 6 mesi e infine 12 mesi.

Il costo della blefaroplastica superiore può variare in relazione alla struttura sanitaria prescelta per eseguire l’intervento chirurgico ma anche per l’associazione di ulteriori interventi chirurgici che possono essere eseguiti simultaneamente come la mastoplastica, la rinoplastica, la liposuzione, la blefaroplastica inferiore, il lifting del sopracciglio, la cantopessi, la cantoplastica e la correzione della ptosi palpebrale.

Alternative all’intervento di blefaroplastica superiore

Le alternative all’intervento di blefaroplastica superiore sono rappresentate dal lifting non chirurgico e dalla blefaroplastica non chirurgica eseguita con un micro bisturi a sublimazione dermica con arco voltaico.

Il lifting non chirurgico viene eseguito a livello ambulatoriale utilizzando dei microaghi con cui si inietta il botox a livello del muscolo orbicolare nella sua porzione laterale, quella responsabile della formazione delle cosiddette zampe di gallina. La quantità di botox iniettata a livello muscolare varia da un minimo di 6 unità per lato fino ad un massimo di 8/10 unità; il trattamento è indolore e solo in casi eccezionali può essere accompagnato da piccoli lividi localizzati nel contorno occhi. Il risultato del lifting con chirurgico con botox non è immediato, impiegando un tempo variabile da 7-10 giorni per raggiungere il massimo effetto; la durata dell’effetto lifting è fino a 5/ mesi e altrettanto gradualmente svanisce. Con questo tipo di trattamento è possibile non solo far quasi scomparire le rughe del contorno degli occhi ma anche sollevare leggermente la coda del sopracciglio in modo da rinfrescare lo sguardo e tutta la regione periorbitaria con un’elevata soddisfazione da parte di tutti i pazienti.

La blefaroplastica non chirurgica con microbisturi a sublimazione dermica è indicata in pazienti giovani e con eccesso cutaneo palpebrale abbastanza limitato; il risultato deriva dalla retrazione cutanea spontanea a livello della palpebra superiore e che può essere ripetuto nel tempo a intervalli regolari. La blefaroplastica non chirurgica viene eseguita in anestesia locale e prevede un immediato ritorno alla vita quotidiana con un edema variabile localizzato della durata di 2-3 giorni.
Il funzionamento del microbisturi consiste nell’evaporazione superficiale e circoscritta delle aree dermiche ed epidermiche trattate e viene chiamata anche non ablativa, proprio per sottolineare il fatto che non si incide la pelle con il classico bisturi, non si asporta la pelle, non si rimuove il grasso né si modifica il muscolo orbicolare dell’occhio. La seduta inizia con il posizionamento della crema anestetica per un tempo variabile da 30 a 50 minuti e successivamente vengono effettuati dei micro spot locali distanziati tra loro grazie ai quali si ottiene subito la retrazione cutanea desiderata senza causare alcun sanguinamento. Le sedute necessarie variano in base alla retrazione cutanea desiderata da un minimo di due a un massimo di quattro sedute.

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